Splendid Isolation
Fantasias, Pauans, Galiards, and Almands,
set forth the Lute & five Viols

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Anonyme
Pavana
Anthony Holborne
Galliard: The Teares of the Muses
Anonyme
Ronda e La Represa

John Dowland
M. Iohn Langtons Pauan
Captaine Digorie Piper his Galiard

Anthony Holborne
Almaine: The Choice
Galliard: As it Fell in a Holy Eve

John Dowland
Lachrimae Antiquae
Sir John Souch his Galiard

Innocentio Alberti
Pavin & Galliard of Alberti

John Dowland
Sempre Dowland semper Dolens
The Earle of Essex Galiard

Anthony Holborne
Almaine: Tha Night Watch
Galliard: The Sighes

William Byrd
Browning a 5 (The Leaves be Green)

John Dowland
L
achrimae Tristes
M. Thomas Collier his Galliard

Anthony Holborne
Almaine: The Fruit of Love
John Dowland
Mrs. Ncihols Almand

Accademia Strumentale Italiana
Jadran Duncumb
, lute
Alberto Rasi, treble viol
André Lislevand, bass & treble viol
Teresina Croce, tenor viol
Mario Filippini, bass viol
Riccardo Coelati Rama, great bass viol
Matteo Rabolini, percussions

Lo «splendido isolamento» che dà il titolo al programma evoca l’orgogliosa intraprendenza dei musicisti britannici, fin dallo scadere del secolo XVI impegnati a dare forme ed espressioni proprie alle dominanti influenze italiane. Già nel 1596 William Barley nella premessa alla sua antologia di musica liutistica A new Booke of Tabliture esordisce affermando: «È indubbio che vi sia in Inghilterra una quantità di begli ingegni, che per talento e spirito d’iniziativa non hanno rivali né in Francia, né in Italia». A questa prima raccolta del genere integralmente autoctona data alle stampe in Inghilterra, segue nel 1599 un’altra primizia: Pavans, Galliards, Almains […] in five parts di Anthony Holborne, che inaugura la serie delle edizioni inglesi di musica per insieme strumentale. Cresce con il Seicento l’interesse per la pratica musicale anche fra i cultori amatoriali e la conseguente buona risposta del mercato all’offerta di novità incoraggia i compositori a incrementare la produzione per consort, parte data alle stampe e parte (la maggiore) rimasta manoscritta.
È un complesso di musiche in cui l’amabilità delle danze si alterna a più elaborate pagine polifoniche, come
Browning di Byrd o Lachrimae antiquae di Dowland, la cui matrice sta nel madrigale italiano diffuso in Inghilterra a partire dal 1588 con la miscellanea Musica transalpina. Le rielaborazioni inglesi per consort strumentale danno al modello un carattere tutto proprio, ma dell’originale si conserva la natura intima, di dialogo fra interlocutori colti e raffinati che conversano per il proprio piacere prima ancora che per quello di un eventuale uditorio.
Questa attitudine si riflette anche nella singolare impaginazione “da tavola” delle
Lachrimae di Dowland, con le cinque parti stampate tutte su uno stesso foglio e orientate in modo che gli esecutori, seduti intorno a un tavolo, abbiano ciascuno dinnanzi la propria parte. Tale disposizione degli esecutori rende d’evidenza anche visiva il carattere d’intima conversazione di queste musiche e, là dove realizzabile, costituisce un importante valore aggiunto del concerto.

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